Macchine agricole:
primo trimestre 2013
senza ripresa in Italia
Le industrie puntano sull’export che chiude l’anno 2012 con incrementi significativi. FederUnacoma: «Non è pensabile che l’industria della meccanica agricola possa rassegnarsi ad una “smobilitazione” sul piano interno»
4 Maggio 2013 - Nel primo trimestre 2013 le vendite di macchine agricole in Italia confermano il trend negativo che vede ormai da cinque anni una riduzione costante delle immatricolazioni. La crisi del mercato italiano si evidenzia anche nel rallentamento delle importazioni – i dati Istat sul commercio estero rivelano infatti, nel consuntivo 2012, un calo complessivo delle importazioni pari al 6,5% in valore – mentre la maggiore vivacità dei mercati esteri spinge le esportazioni italiane, che registrano a fine 2012 un incremento in valore pari all’8,8% per le trattrici e al 7,7% per le altre tipologie di mezzi.
«I mercati esteri rappresentano ormai da anni lo sbocco migliore per i
produttori italiani di macchine agricole, che offrono tecnologie molto apprezzate all’estero e che debbono compensare la grave contrazione del mercato nazionale – ha spiegato il presidente di FederUnacoma, Massimo Goldoni (nella foto) – tuttavia non è pensabile che l’industria della meccanica agricola possa rassegnarsi ad una “smobilitazione” sul mercato interno, perché l’Italia ha un sistema agricolo importante, che senza l’immissione di nuove tecnologie e senza un ricambio del parco macchine perde competitività ed efficienza».