Appello di Compag: garantire la reperibilità dei fertilizzanti
La Federazione nazionale delle rivendite agrarie invita il Governo italiano a rivedere le scelte legate alle politiche europee per non aggravare ulteriormente la situazione degli approvvigionamenti
Tra le tante crisi innescate o acuite dalla guerra in Ucraina c’è anche quella dei fertilizzanti il cui costo è in forte aumento e l’offerta in calo. Il gas naturale viene utilizzato come materia prima per la loro produzione e con i prezzi correnti molti produttori stanno riducendo o addirittura interrompendo l’offerta perché i costi superano i ricavi.
La chiusura dello stabilimento italiano, principale produttore di urea nell’UE, è una delle più evidenti conseguenze di tale situazione. Il prezzo di questo fertilizzante azotato ha superato 1000 €/ton proprio nel momento in cui se ne avrebbe grande necessità. Ciò rischia di avere gravi ripercussioni sulla produzione alimentare italiana e lungo tutta la filiera agricola.
Compag, la Federazione nazionale delle rivendite agrarie e dei centri di stoccaggio, che rappresenta un settore il cui fatturato è stimato a circa 3,8 miliardi di euro, per voce del suo Vice-Presidente Mauro Acciarri, intervenuto al tavolo convocato giovedì scorso dal Sottosegretario Centinaio del Mipaaf, propone al Governo di intervenire in emergenza per rimettere immediatamente in produzione lo stabilimento italiano e di introdurre contributi per rendere accessibile il prezzo dell’urea. Infine invita a riformulare le attuali limitazioni nell’utilizzo di altre forme di fertilizzanti, come ad esempio i liquami.
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