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Domini ".it": l’accento non è più un tabù
Via libera dal Registro.it, gestito dall’Istituto di informatica e telematica del Cnr, agli Internationalized Domain Names, cioè alle parole accentate e ai caratteri non latini. Si potranno registrare nomi come papà e caffè.it. Le registrazioni si aprono inoltre a norvegesi, islandesi, svizzeri, sanmarinesi e cittadini del Vaticano.
«Questa doppia opportunità, tecnicamente definita "Internationalized Domain Names" (Idn), mette il ".it" al passo con altri registri internazionali, promuove il dialogo interculturale e va incontro alle esigenze delle regioni italiane bilingue come Valle d’Aosta e Trentino Alto-Adige», spiega Maurizio Martinelli, responsabile Servizi internet e sviluppo tecnologico dell’IIT-CNR. Contemporaneamente, il Registro.it ha aperto le registrazioni a tutti i Paesi dello Spazio economico europeo (See), quali Islanda, Norvegia e Liechtenstein, e allo Stato della Città del Vaticano, alla Repubblica di San Marino e alla Svizzera. «Una svolta, questa, che punta all’internazionalizzazione della targa ".it" ben oltre i confini dell’Unione Europea», interviene Domenico Laforenza, direttore dell’Iit-Cnr e del Registro.it. Il prossimo passo riguarderà l’estensione degli Idn alle 23 lingue ufficiali dell’Ue, così da completare l’abbattimento delle frontiere linguistiche nella registrazione dei domini .it. L'apertura delle registrazioni con l’IDN seguirà la modalità "perpetual after landrush": i nomi saranno cioè registrati secondo l’ordine di arrivo. |