Legge di stabilità, De Girolamo: «Liberate risorse per l’agricoltura»

18 Dicembre 2013 - «Dopo l’abolizione per il 2013 dell’Imu agricola abbiamo raggiunto altri importanti risultati, che avranno come effetto quello di liberare risorse per il comparto. A partire dal 2014, infatti, i fabbricati rurali sono esentati dall’Imu e avranno aliquota Tasi fissata con un limite massimo dell’uno per mille. È ridotto, poi, da 110 a 75 il moltiplicatore per i terreni agricoli di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola». Così il ministro dell’Agricoltura, Nunzia De Girolamo, ha commentato l'approvazione odierna di alcuni emendamenti alla Legge di Stabilità che contengono misure a favore del settore agricolo.

«Grande importanza – ha aggiunto il Ministro – riveste l’emendamento che riserva il 20% dei terreni agricoli demaniali per l’affitto agli under 40 e che rappresenta un segnale in favore del ricambio generazionale nel comparto agricolo. Sottolineo anche la decisione di ripristinare il diritto per le società agricole di optare tra reddito catastale e a bilancio, così come ritengo importante la proposta approvata in Commissione Bilancio con la quale si consente di utilizzare anche nel settore agricolo il cinque per cento delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione che può essere utilizzato per interventi di emergenza con finalità di sviluppo. Altrettanto necessario era consentire l’inserimento delle attività agricole tra quelle finanziabili con il Fondo in conto capitale per le calamità. Sono tutti segni di attenzione importanti per un settore che deve restare protagonista nel sistema economico del nostro Paese».

«Sono state inoltre destinate – ha concluso De Girolamo – risorse specifiche per riconoscere l’impegno delle forze dell’ordine, incluso il Corpo forestale dello Stato e i Nac, per il contrasto alla criminalità agroambientale. Esprimo anche soddisfazione per l’ulteriore stanziamento di 5 milioni di Euro, per un totale di 10 quindi, in favore del Fondo per l’acquisto di derrate alimentari per gli indigenti e per il ripristino della quota di 5 milioni di Euro per il Fondo bieticolo-saccarifero, che era stato ridotto a 4 milioni nel passaggio al Senato».