L'Europa restituisce all’Italia 572 mln di Euro

CIA: utilizziamoli per ridurre il peso del “caro gasolio” in agricoltura e per sanare i danni ai produttori di ortofrutta colpiti dal “batterio killer”

 

Il Parlamento europeo voterà martedì 5 luglio, in Assemblea plenaria a Strasburgo, una proposta per restituire all'Italia quasi 572 milioni di euro. L'importo totale da restituire agli Stati membri è di 4,54 miliardi di Euro. Si tratta di somme non utilizzate nel 2010, delle quali 2,72 miliardi sono gli stanziamenti non utilizzati per i programmi realizzati nel 2010. Il resto proviene da multe, interessi di mora e eccedenze imputabili alle differenze di cambio. Perché non utilizzare queste risorse per fronteggiare alcune gravi emergenze per l’agricoltura? Si potrebbe dare una risposta ai problemi causati alle aziende, in particolare le serre, dal “caro-gasolio”, oppure per coprire i danni provocati dall’Escherichia coli ai produttori ortofrutticoli. E’ quanto propone in una nota diffusa alla stampa la CIA (Confederazione italiana agricoltori).

Questi soldi – spiega la CIA – potrebbero dare una boccata d’ossigeno agli imprenditori agricoli italiani che stanno vivendo una fase particolarmente difficile, con costi in continua crescita, prezzi non remunerativi e redditi in costante calo. Intervenire, ad esempio, sul fronte del gasolio, che attualmente pesa in maniera opprimente sui conti delle serre, dopo l’abolizione, nel 2009, delle agevolazioni, consentirebbe agli imprenditori di operare con più tranquillità e di vedere coperta una parte dei costi che gravano sul bilancio aziendale.

Stesso discorso per l’ortofrutta. Il “batterio killer” ha avuto riflessi pesanti nel settore. L’UE ha stanziato per tutta l’Europa 210 milioni di Euro. Una cifra totalmente insufficiente. Ecco perché – conclude la CIA - sarebbe opportuno destinare al comparto, oggi in forte affanno, una parte dei soldi che l’Italia si vedrà restituiti dall’Assemblea di Strasburgo.

       

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