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Mughetto, il profumo dell'amore

 

Delicato e discreto, è il fiore profumato per eccellenza: in Francia il primo di maggio si usa appuntarlo al petto o regalarlo a mazzetti per festeggiare l’arrivo della bella stagione

 

di Anny Pellecchia

 

Ogni anno, tra fine di aprile e inizio maggio, nel Mercato dei Fiori dove mi approvvigiono, incontro sempre un produttore anziano, che tra le urla di venditori e carrellisti, si aggira tranquillo con la sua preziosa merce: fasci di mughetti raccolti nelle grandi foglie verde chiaro della stessa pianta. Nessun foglio di carta potrebbe proteggerli meglio. I piccoli fiori simili a campanelle si affacciano quasi impauriti a quel mondo caotico. Ondeggiano leggeri ad ogni passo del loro padrone.

INTIMO SEGRETO

Tutte le volte che incrocio l’uomo dei mughetti non posso fare a meno di fermarlo. Mi protendendo verso quella meraviglia del creato, socchiudo gli occhi e rubo un fugace momento di estasi, inalando il fresco, fragrante profumo dei fiori.

La vista dei mughetti è un chiaro segnale che la bella stagione è arrivata e il freddo dell’inverno è un ricordo ormai lontano. Chiedo all’uomo da dove arrivano i suoi fiori, ma lui – neanche se gli stessi rubando la mappa dell’isola del tesoro – mi risponde vagamente. Incalzo: «Un giorno mi portate a vedere dove li coltivate, solo per scattare qualche foto? Vi giuro che non svelerò a nessuno il vostro scrigno segreto». L’uomo timidamente abbassa lo sguardo sui suoi fiori e non mi risponde. Sorrido tra me, ho innanzi uno spirito romantico, geloso del suo luogo magico. Chissà, potrebbe essere lo spunto di un romanzo.

 

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FRAGRANZA DI FELICITÀ

Del resto un fiore così piccolo, non solo profumato ma anche velenoso, nei secoli non è certo passato inosservato: molte sono le leggende che si narrano intorno alla Convallaria majalis, è questo il suo nome scientifico. Ricordo ancora quando mio cugino, Luciano Pellecchia, me lo svelò. Ci rimasi male, come può un fiore così carino avere un nome così brutto! Luciano sorridendo mi spiegò che deriva dal latino: “convallis - valle” indica l’habitat, “majalis - che fiorisce in maggio”.

Al Mercato dei Fiori compro sempre i mughetti quando li trovo, per augurio alla bella stagione, per venderli a clienti davvero innamorati e per festeggiarmi. Questo fiore mi fa sognare di essere in Francia. Proprio nel Paese dell’amore i francesi, il 1° maggio, appuntano al petto questi graziosi fiori per festeggiare la Primavera. Prima o poi anch’io ci andrò.

Adoro il profumo dei mughetti, quando sono nel mio negozio la fragranza mi accompagna per tutto il tempo, ne traggo una sensazione di benessere e mi sento realmente felice.

Del resto quando si crea un profumo, le note del cuore più amate – quelle che compongono la parte più avvolgente – sono proprio quelle di mughetto, rosa e gelsomino.

[Tratto da IL FLORICULTORE, n. 5-6, Maggio-Giugno 2018]

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Anny Pellecchia

>> Cresciuta nello storico negozio di fiori di famiglia a Salerno e in un giardino incantato realizzato da mio padre Ugo Pellecchia non potevo che continuare la tradizione e scrivere le mie "Riflessioni tra i fiori" per Il Floricultore. Perché il mondo del verde ha sempre qualcosa da raccontare!

       

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