Le piante stressate urlano, ma noi non le sentiamo
Quando disidratate o danneggiate fisicamente, per esempio dalle cesoie, le piante emettono ultrasuoni simili agli scoppi dell’imballo millebolle. Una scoperta dell'Università di Tel Aviv
Quando disidratate o danneggiate fisicamente, per esempio dalle cesoie, le piante emettono ultrasuoni simili agli scoppi dell’imballo millebolle, non udibili dall’orecchio umano ma molto probabilmente da altre piante, insetti e diversi mammiferi.
Lo afferma un nuovo studio pubblicato sulla rivista scientifica Cell, condotto da ricercatori dell’Università di Tel Aviv su pomodoro (Solanum lycopersicum) e tabacco (Nicotiana tabacum), utilizzando microfoni applicati a piante sane e ad altre stressate e collegati a specifici apparecchi. Mentre quelle sane e indisturbate hanno emesso meno di un suono all’ora, quelle disidratate o i cui steli sono stati recisi ne hanno formulati da 11 a 35, arrivando a 40 nel caso dei pomodori più assetati.
Secondo i ricercatori, in futuro si potrebbero sfruttare dispositivi di registrazione e intelligenza artificiale per monitorare i raccolti, cogliere questi segnali di sofferenza e intervenire prontamente.
Mariangela Molinari
[Tratto da IL FLORICULTORE, Maggio-Giugno 2023]
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