Gestione fitosanitaria senza chimica, da Pistoia una conferma: è possibile
Il progetto Autofitoviv finanziato dalla Regione Toscana, avviato nel 2019 e ora giunto alla conclusione, apre incoraggianti spiragli nella lotta alla diffusione di organismi nocivi nel vivaismo ornamentale con metodi e tecniche a basso impatto ambientale
Sono stati presentati la scorsa settimana presso l’Accademia dei Georgofili di Firenze i risultati del progetto Autofitoviv “Buone pratiche per l’autocontrollo e la gestione fitosanitaria sostenibile nel vivaismo ornamentale”.
L’idea di base è stata quella di coinvolgere direttamente le imprese nelle azioni di monitoraggio, controllo e sorveglianza delle loro produzioni, al fine di evitare o limitare la diffusione di organismi nocivi sul territorio del distretto vivaistico pistoiese. Il dott. Emilio Resta, responsabile scientifico di Autofitoviv per l’Associazione Vivaisti Italiani, nel corso del convegno ai Georgofili ha riassunto alcuni dei risultati ottenuti. Tra questi, l’impiego di trappole posizionate nei piazzali di carico per il rilevamento tempestivo di organismi nocivi alieni nei vivai pistoiesi, il metodo della confusione sessuale (mating disruption) contro la tignola orientale del pesco (Grapholita molesta) che ha consentito di ridurre da 7 a 1 i trattamenti chimici per evitarne i danni, i metodi di monitoraggio per oidi e ruggini, che hanno consentito di identificare i relativi picchi (per l’oidio a Maggio e Giugno, per le ruggini nei mesi di Luglio, Settembre e Marzo), la lotta alle infestanti senza erbicidi anche nelle coltivazioni in pieno campo tramite colture di copertura fra i filari analoghe a quelle spesso adottate in olivicoltura e viticoltura.
«Le sperimentazioni e le soluzioni che sono emerse con Autofitoviv avranno modo di essere affinate e riproposte all’interno delle aziende, ma non è una cosa che si possa fare dall’oggi al domani», ha commentato il presidente di AVI Luca Magazzini. «C’è bisogno di riflettere sui metodi, ottimizzarli, farli stare in piedi sia dal punto di vista dei risultati che della sostenibilità economica. Quindi un giudizio positivo, ma c’è bisogno di un ulteriore percorso di verifica e ottimizzazione nel quotidiano aziendale».
Ai Georgofili era presente anche il professor Francesco Ferrini. «Questi progetti sono importanti», ha affermato l’attuale presidente del Distretto vivaistico-ornamentale di Pistoia, «perché se l’imprenditoria è supportata dal sistema pubblico e dalla ricerca allora diventa davvero vincente».
Il progetto Autofitoviv “Buone pratiche per l’autocontrollo e la gestione fitosanitaria sostenibile nel vivaismo ornamentale”
Avviato nel 2019, l'iniziativa finanziata dalla Regione Toscana nell’ambito del PSR 2014-2020 ha coinvolto, con ruoli distinti, numerosi soggetti: capofila l’Associazione Vivaisti Italiani (AVI); partner aziendali due imprese leader del distretto vivaistico pistoiese quali Vannucci Piante e Innocenti e Mangoni Piante; partner scientifici l’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (CNR-IPSP), il CREA Difesa e Certificazione, il CREA Orticoltura e Florovivaismo, il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali dell’Università di Firenze e il Dipartimento in Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa; infine, il Lab Center for Generative Communication del PIN - Polo Universitario Città di Prato è stato impegnato nella formazione e comunicazione e l’Accademia dei Georgofili nell’attività convegnistica e d’informazione.
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