Gli alberi, questi sconosciuti
Alberi urbani abbandonati, maltratti, offesi, ridotti a scheletri. Un patrimonio inestimabile di cui ignoriamo perfino la presenza
“Gli italiano non amano gli alberi” diceva Stendhal. E neppure li sanno contare, aggiungiamo noi. È questo, infatti, quanto emerge dal rapporto "Ecosistema Urbano 2016", realizzato da Legambiente in collaborazione con l’Istituto di ricerca Ambiente Italia e la collaborazione editoriale del Sole 24 ore, giunto alla sua 23ª edizione. Lo stato di salute delle città italiane fotografate è poco confortante: aria irrespirabile, traffico in aumento, sprechi.
Anche sul fronte del verde le sofferenze sono evidenti. Una graduatoria contenuta nel rapporto mette in fila 104 città secondo il numero degli alberi presenti ogni cento abitanti. Non sono tanto le 17 piante di Milano, 13 di Torino, 11 di Roma a destare preoccupazione e neppure le 6 di Napoli e le 5 di Catania e Agrigento, quanto piuttosto il fatto che di ben 55 capoluoghi non si possiede alcun dato. “Nd”, non disponibile, è la voce che accomuna Ancona, Bari, Cagliari, Cuneo, Genova, Lucca, Modena, Palermo, Pistoia, Reggio Emilia, Rovigo, Taranto, Trieste, Venezia e tante altre.
Alla faccia di tutte le parole pronunciate e scritte per spiegare l’importanza degli alberi in città: in funzione antismog, nella lotta contro i cambiamenti climatici, quale capitale di benessere e paesaggio. Occorrerebbe innanzitutto cominciare a contarli, poi prendersi cura di quelli che abbiamo e in seguito metterne a dimora di nuovi. È una ricetta semplice, eppure…
Michele Mauri