Roma, restaurata la Fontana dei Giardini
con le rose dall’Olanda
Un gesto di riparazione dopo i danni provocati alla Barcaccia dagli hooligan del Feyenoord e un esempio di collaborazione internazionale
Venerdì 14 luglio è stata inaugurata la Fontana dei Giardini di Viale Tiziano a Roma, restaurata dopo che era stata gravemente danneggiata dalla caduta di un pino nel 2015. Un mese fa era già stata restituita al suo splendore originario la prima delle due fontane romane adottate dall’Olanda, la famosa Fontana delle Api.
Il restauro delle fontane ha coinvolto tecnici specializzati, l’Ambasciata olandese, imprenditori e numerosi donatori privati. In totale sono stati raccolti 100.000 Euro.
La cerimonia di venerdì scorso è stata allietata da una cornice di fiori olandesi, tra cui centinaia di rose rosse 'Red Naomi', omaggiate da Porta Nova, una delle maggiori aziende floricole del Paese. I bouquet, messi a disposizione dalla ditta OZ Export, decoravano le panchine restaurate attorno alla fontana.
L’omaggio floreale sottolinea il segno di amicizia e di riconciliazione che la comunità olandese ha voluto offrire alla città di Roma dopo gli atti vandalici alla Barcaccia compiuti dagli hooligan del Feyenoord, il club calcistico di Rotterdam, nel febbraio del 2015. Ed è stato anche lo spunto per creare nuove iniziative floreali. Il 2 ottobre, in occasione della Festa dei Nonni, verranno piantati dei bulbi olandesi attorno alla Fontana dei Giardini. I lavori coinvolgeranno attivamente i nonni e i nipotini.
«Questo è un importante esempio di collaborazione internazionale, che porta allo scambio di tecnologie e stimola l’economia», ha dichiarato Luca Bergamo, vicesindaco e assessore alla crescita culturale del Comune di Roma. «Siamo molto grati alla KoninklijkeWoudenberg e all’Associazione Salviamo la Barcaccia».
Angela Mannaerts, avvocato a Roma e presidente di Salviamo la Barcaccia, a sua volta ha salutato con entusiasmo l’iniziativa: «Sono fiera di aver contribuito a questo progetto speciale. Il mio sogno è chele aziende olandesi continueranno ad adottare i monumenti perché il patrimonio culturale di Roma appartiene a tutti noi».