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Caldo torrido e siccità: nei vivai di Pistoia

si combattono con gli investimenti

 

Impianti irrigui efficienti e ombrari hanno limitato i danni durante l'arida estate 2017

 

I dati diffusi da CNR-ISAC (Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima) confermano le anomalie dell’estate italiana che ci stiamo lasciando alle spalle: 41% di acqua in meno e temperature superiori alla media di 2,48 gradi. Doppia sofferenza, quindi, per le produzioni agricole.

C’è chi, però, è riuscito a limitare i danni da penuria di pioggia. A Pistoia gli investimenti compiuti dai vivaisti per favorire il recupero dell’acqua irrigua, con la creazione di impianti a goccia, hanno mitigato l’arsura. Non sono mancate comunque le perdite di produzione dovute all’eccesso di caldo, con piante che, nonostante siano state innaffiate, hanno visto le foglie “bruciarsi”, rendendone impossibile la vendita. «Sane e rigogliose, invece, le piante sotto gli ombrari», spiega Coldiretti Pistoia, «rivelatisi utili ad affrontare i mutamenti climatici. Le riserve d’acqua accumulate sono state finora sufficienti».

Considerate le tendenze climatiche, la ricetta di Coldiretti prevede di puntare sull’incremento degli ombrari e sul potenziamento dei bacini di accumulo e degli impianti che permettono il riutilizzo dell’acqua irrigua, provvedimenti che producono benefici ambientali, riducendo la quantità d’acqua utilizzata, e incrementano l’efficienza aziendale.

L’associazione ha elencato quali sono i principali “danni da caldo” provocati dal persistente innalzamento delle temperature, l’aumento della luminosità e una carenza idrica prolungata:

– diminuzione delle funzioni vitali con conseguente arresto della crescita;

– precoce invecchiamento dei tessuti verdi;

– appassimento degli organi erbacei (spesso irreversibile e in tal caso prende il nome di avvizzimento);

– caduta prematura di foglie, fiori, frutti;

– colpo di calore che colpisce alberi e arbusti anche di grandi dimensioni a seguito di un’insolazione eccessiva, gli organi colpiti vanno incontro a disseccamento e morte;

– presenza di spaccature nei frutti e negli ortaggi;

– scottatura delle radici che si verifica quando le temperature aumentano improvvisamente, interessa maggiormente gli ortaggi da foglia, i tappeti erbosi e i giovani arbusti.

       

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