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Bonus fiscale per le opere verdi,

forse è la volta buona

 

La notizia è emersa durante la 2° Tavola rotonda delle associazioni, consorzi e distretti del florovivaismo italiano riunitasi a Torino in occasione del congresso IFLA 2016 “Tasting the landscape”

 

Il 2015 si era chiuso con una bruciante delusione: tutti gli emendamenti alla Legge di stabilità presentati per introdurre una detrazione fiscale per opere verdi nei giardini privati erano stati bocciati. Così come era stato già affossato il Disegno di Legge presentato dal senatore Susta con le stesse finalità. Nada Forbici, presidente di Assofloro Lombardia, e Francesco Mati, presidente del Distretto vivaistico pistoiese, a nome di tutta la filiera avevano spiegato che in ogni caso non si sarebbero dati per vinti: «L’idea del bonus è piaciuta a molti e verrà presentata di nuovo», questa era stata la promessa.

Nei primi mesi del 2016 è stato portato avanti un silente e fitto lavoro di relazioni, di cui a Torino sono stati anticipati i primi risultati. Una nuova proposta di legge avanzata dal presidente della Commissione Finanze della Camera, on. Maurizio Bernardo (AP), sta per essere depositata agli uffici testi normativi. L’iniziativa gode del pieno appoggio del senatore Gianluca Susta (PD) e riceverà presto il sostegno di altri gruppi parlamentari. La notizia è stata annunciata da Nada Forbici durante la 2° Tavola Rotonda delle Associazioni, Consorzi e Distretti del Florovivaismo Italiano riunitasi ieri (22 aprile) a Torino in occasione del congresso IFLA 2016 “Tasting the landscape”.

Al momento è stato anticipato che la detrazione fiscale al 36% per opere verdi nei giardini privati richiederà una copertura finanziaria di circa 70 milioni di Euro, ma, come sottolineato nei mesi passati, restituirà alle casse dello Stato molti più soldi grazie all’incremento della fatturazione, e quindi del gettito per l’Erario, e all’emersione del lavoro nero.

Il provvedimento verrà presentato ufficialmente il prossimo 6 luglio a Roma nella Sala Aldo Moro di Montecitorio. Sarà l’occasione per illustrare tutti i suoi aspetti tecnici, ma soprattutto per spiegare l’importanza strategica del provvedimento.

L’incentivazione di interventi di riqualificazione e recupero di aree verdi private, attraverso un sistema di agevolazioni fiscali, porterebbe non solo benefici indiscussi per il settore, ma anche un aumento del valore ecologico e ambientale delle zone edificate. Il verde privato, infatti, non è solo un elemento da apprezzare per il miglioramento estetico che introduce nell’ambiente urbano, ma è soprattutto un fattore di miglioramento della qualità della vita di ogni cittadino. Inserire o rafforzare l’elemento “green” in contesti “grey” oggi dovrebbe essere un imperativo, non una scelta. Numerosi studi e ricerche hanno dimostrato in questi ultimi anni l’enorme impatto che gli spazi verdi, grandi e piccoli, esercitano sulla salute umana. La presenza di piante e fiori nell’ambiente di vita rientra a più titoli tra i determinanti sociali della salute riconosciuti da svariati rapporti medici internazionali. Da ultimo, ma non certo per importanza, va ricordato un altro ruolo essenziale svolto dal verde in tutte le sue declinazioni: la mitigazione degli effetti indotti dai cambiamenti climatici in corso.

Michele Mauri

 

Potrete leggere maggiori dettagli riguardanti il nuovo testo di legge e tutte le altre novità del settore emerse durante l’incontro di Torino su IL FLORICULTORE di Maggio-Giugno 2016

 


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