Sole, guardiamoci le spalle!
Da un volantino raccolto in un garden center inglese è scaturita l’idea di proporre anche in Italia un vademecum per mettere in guardia chi trascorre molto tempo all’aperto dai rischi di una sovresposizione ai raggi UV. L’auspicio è che l’iniziativa sia raccolta e sviluppata dagli operatori e diffusa anche presso i propri clienti e collaboratori
di Francesca Trabella
Recentemente nel corso di una visita a un garden center di Richmond upon Thames, alle porte di Londra, ci ha incuriosito un volantino rivolto al pubblico che riportava sulla copertina la fotografia di un simpatico signore intento a sgranocchiare una carota e lo slogan “Watch your back!”, ossia “Guardati le spalle!”. Un vademecum sulla difesa degli orti dai ladri di verdure? No, qualcosa di molto più importante: informazioni sulla pericolosità dei raggi solari e consigli su come proteggersi, dedicati specificamente a giardinieri e orticoltori amatoriali. Già, perché nel Regno Unito – come del resto qui in Italia – la maggioranza di queste persone lavora all’aperto non solo senza alcuna precauzione, ma spesso pure a torso nudo (ecco spiegato lo slogan!), rischiando così di compromettere gravemente la propria salute.
L’INIZIATIVA OLTREMANICA
Incuriositi, abbiamo cercato ulteriori notizie e scoperto che l’opuscolo è parte dell’omonima campagna di sensibilizzazione “Watch your back!” oltre che ai pollici verdi, anche a giocatori di golf, bambini e ragazzini. L’iniziativa, che si avvale di un sito (watchyourback.co.uk), eventi e manifesti esposti in oltre 300 garden center, è ideata e realizzata dall’Ente no profit Melanoma Fund, attivo nella prevenzione e nella raccolta fondi per la ricerca sui tumori della pelle.
Conta sul supporto di una decina di testimonial (tra cui diversi volti noti e autorevoli del giardinaggio inglese come Alan Titchmarsh), dell’associazione di categoria Professional Gardeners’ Guild e di quella dei centri di giardinaggio britannici.
Un’eccessiva esposizione ai raggi UV favorisce a breve termine l’insorgenza di scottature e a lungo termine malattie croniche della pelle e, in rare occasioni, lesioni pretumorali
LA NOSTRA PROPOSTA PER L’ITALIA
Se nel Regno Unito l’esposizione frequente ai raggi UV è considerata pericolosa, figuriamoci in Italia, il “Paese del sole”. Così ci siamo domandati: perché non fare qualcosa del genere anche da noi? Non che qui il tema sia ignorato, anzi. Realtà come la Fondazione Umberto Veronesi sono in prima linea, sia sul web sia sul territorio, ma si tratta di campagne “generaliste”, ad ampio spettro, mentre mancano iniziative dedicate solo agli amanti del verde. Abbiamo pensato di offrire un vademecum in primis ai nostri lettori, ma con notizie utili da fornire a vostra volta ai clienti.
È importante sottolineare che noi per primi nel documentarci abbiamo scoperto situazioni inattese. Una ragione in più per diffondere queste informazioni. La proposta è lanciata! Se qualche garden center vorrà prenderla in considerazione, magari avviando un’iniziativa in proprio che spinga i clienti ad avere cura e rispetto di sé stessi, oltre che delle piante, saremo ben lieti di renderne conto.
CON GLI UV NON SI SCHERZA
Se il sole senza precauzioni può essere dannoso per gli amateur gardener, a maggior ragione lo è per i professionisti del verde, come giardinieri, vivaisti, agricoltori. D’altronde i raggi solari sono considerati a tutti gli effetti un rischio di natura professionale per i lavoratori outdoor. Non a caso l’Inail (Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro) ha prodotto un depliant dal titolo “La radiazione solare ultravioletta: un rischio per i lavoratori all’aperto”.
Ma quali sono, in concreto, i pericoli? Come spiegano gli specialisti dell’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro), «un’eccessiva esposizione ai raggi UV favorisce a breve termine l’insorgenza di scottature e a lungo andare la formazione di rughe e cheratosi, malattie croniche della pelle che in rare occasioni possono generare lesioni pretumorali. Dai melanociti, le cellule che producono il pigmento melanina che colora la pelle, può avere origine il melanoma, il più pericoloso dei tumori cutanei; dalle cellule basali possono originare i basaliomi, cioè i tumori della pelle più frequenti; dalle cellule squamose i tumori squamocellulari, tre volte più comuni dei melanomi ma meno aggressivi».
Ma a rischio non è solo la pelle: i raggi UV infatti possono favorire anche la cataratta e altri disturbi oculari, inoltre possono riattivare il virus dell’herpes labiale.
[Tratto da IL FLORICULTORE, Maggio-Giugno 2019]
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PER SAPERNE DI+
https://www.melanoma-fund.co.uk/watch-your-back/
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