ITS Academy: il passaporto per il successo nei garden center
Il percorso “Tecnico superiore per la progettazione, realizzazione e gestione di spazi verdi e per la gestione di garden center” è tra i più ambiti. In due anni di scuola i giovani possono apprendere ciò che altri hanno imparato in anni di lavoro
Nati nel 2010 e oggetto di un’importante riforma dodici anni dopo, faticano ancora a farsi conoscere. Peccato, perché l’86,5% di coloro che li porta a termine trova lavoro entro un anno dal diploma, e non un lavoro qualsiasi: fino al 93,6% dei casi, infatti, gli ex studenti si collocano in un’area coerente con il percorso appena concluso. Stiamo parlando degli “Istituti Tecnologici Superiori - ITS Academy” (da non confondere con i vecchi “ITIS - Istituti Tecnici Industriali Statali”), scuole post diploma alternative all’università e prima esperienza italiana di offerta formativa terziaria professionalizzante secondo un sistema consolidato da anni in altri Paesi europei.
IL VERDE AL CENTRO
Gli ITS Academy di settore rientrano nell’area “Nuove tecnologie per il Made in Italy” nell’ambito del “Sistema agroalimentare”. Attualmente sono 24, distribuiti in 14 Regioni. L’ITS di Fondazione Minoprio è l’unico che opera nel verde ornamentale. Tutti i 146 ITS italiani vengono monitorati costantemente dall’INDIRE-Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa, su incarico del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Proprio l’ultimo ranking INDIRE, che ha classificato i bienni terminati nel 2021, valutandoli a un anno dal conseguimento del diploma, ha assegnato il primo posto del podio nel Sistema agro-alimentare al percorso “Tecnico superiore per la progettazione e realizzazione di processi di produzione e trasformazione agricola e agroalimentare 4.0” della Fondazione Minoprio ITS Academy (nuova denominazione della storica scuola in provincia di Como). «Al centro di questo percorso, che è uno dei quattro proposti a Minoprio per il biennio 2023-2025, ci sono le produzioni vegetali e agroalimentari tipiche del territorio insieme, per esempio, all’ecosostenibilità delle tecnologie e delle metodologie, alla progettazione e gestione del verde, fino alla promozione, commercializzazione e marketing del prodotto vegetale», spiega il direttore dell’ITS di Fondazione Minoprio Luciano Airaghi. «Il titolo rilasciato, di Tecnico Superiore, è un Diploma di Stato di quinto livello europeo (EQF). A esso si aggiungono certificazioni e abilitazioni per il settore agricolo e agroalimentare».
Spesso le aziende devono formare per due o tre anni i diplomati e laureati che assumono, ma attingendo agli ITS riescono a bypassare questa fase
ITS E CRESCITA DELLE AZIENDE
«Gli ITS sono una forza prorompente nel tessuto produttivo», sottolinea Airaghi. «I diplomati imparano a risolvere i problemi delle aziende perché li studiano insieme agli imprenditori. Senza aziende un ITS non può esistere. Qualcuna di esse potrebbe domandarsi perché investire in questa direzione? La risposta è semplice, per poter formare il proprio personale ad hoc e anche per usufruire di un credito d’imposta al 30 o 60% (per le Fondazioni operanti in provincie che hanno il tasso di disoccupazione superiore a quello medio nazionale). Non dimentichiamo, poi, che le imprese fondatrici e partecipanti esprimono di norma il presidente della Fondazione ITS, cioè il legale rappresentante. Oltre alle aziende, gli stakeholder che ruotano intorno agli ITS, da coinvolgere, sono molti: il mondo della formazione, le Istituzioni, i Comuni, le Associazioni di categoria, le Reti dei Giardini Storici».
I GARDENISTI IN GIOCO
Tra le realtà imprenditoriali che credono nell’importanza degli ITS c’è AICG-Associazione Italiana Centri Giardinaggio, a Minoprio direttamente coinvolta nel percorso “Tecnico superiore per la progettazione, realizzazione e gestione di spazi verdi e per la gestione di garden center”.
«Contribuire a questo corso è stato per noi naturale», spiega Giacomo Brusa, tra i fondatori di AICG e suo responsabile per l’ITS, nonché titolare di Agricola Home & Garden di Varese. «Prima della pandemia da Covid-19, AICG aveva già una propria Academy presso la Fondazione Minoprio, destinata ai collaboratori degli associati; nell’autunno 2021 questa iniziativa estemporanea si è trasformata in un progetto articolato, aperto a chiunque abbia i requisiti e con il conseguimento di un titolo di studio. Sono convinto che chi lo sceglie sia nel posto giusto al momento giusto, perché il settore sta crescendo e ha bisogno non di semplici venditori ma di ambasciatori del green, professionali e appassionati. Spesso le aziende devono formare per due o tre anni i diplomati e laureati che assumono, ma attingendo agli ITS riescono a bypassare questa fase. Ovviamente ci sono molti vantaggi anche per i giovani: in due anni di scuola possono apprendere ciò che noi abbiamo imparato in 30 di lavoro e, grazie al contatto con imprenditori conosciuti e stimati, entrano nel settore dalla “porta principale”».
Tra le peculiarità dell’indirizzo c’è l’attenzione per gli aspetti relazionali: oltre alle materie tecniche, infatti, si studia la gestione del personale, dei clienti e dei conflitti. Il corso prevede tra l’altro la presenza a fiere e manifestazioni di settore, tra cui Myplant & Garden. Presso questa, in particolare, gli studenti progettano e allestiscono l’area Garden Center New Trend, presidiando lo stand per interagire con il pubblico. Partecipano inoltre ai congressi nazionali AICG; visitano centri di giardinaggio in Italia e all’estero.
Francesca Trabella
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le voci di due “itissini”
Samuele Borani, 21 anni, della provincia di Como, subito dopo la Maturità conseguita a Minoprio si è iscritto a questo percorso e ora frequenta il secondo anno. «Sto avendo tante soddisfazioni e mi accorgo di essere maturato molto», confessa. Materia preferita? «“Leadership e gestione del personale” con Andrea Sales, grazie al quale sto imparando a comunicare con consapevolezza ed efficacia. Anche “Arte floreale” con Marco Introini mi appassiona».
Arriva dalla provincia di Varese Stefano Calzavara, 27 anni, diplomato a Luglio 2023. «Dopo sei mesi in Agricola Home & Garden il mio titolare mi ha proposto il corso. Ho apprezzato in particolare il riconoscimento botanico e fitopatologico, la gestione e vendita delle piante da esterno, il contatto con i big del settore, con i piccoli coltivatori e con le aziende fornitrici dei centri. Tutti i miei compagni diplomati ora lavorano in un garden center, anche ragazzi senza esperienze precedenti. C’è stato, però, chi ha deciso di cambiare strada. La nostra generazione lavorerà tantissimi anni e frequentare una scuola come questa aiuta a capire prima possibile se il mestiere scelto è quello giusto. Grazie all’ITS, chi prosegue avrà la via spianata; chi invece opta per altro potrà beneficiare di parecchie certificazioni e della saggezza di coloro che hanno lavorato una vita, spesso rischiando tutto». (F.T.)
Per ricevere le ultime notizie del settore direttamente nella tua casella di posta elettronica iscriviti alla Newsletter de «Il Floricultore»