GIARDINI TERAPEUTICI - Dagli orti dei semplici agli Healing Gardens: il verde è salute

Un convegno promosso da Marco Giachetti, presidente protempore di ACOSI (Associazione Culturale Ospedali Storici Italiani) e presidente del Policlinico di Milano ha posto l’accento sul potere rigenerativo dei Giardini Terapeutici a servizio della scienza medica

 

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Rendering del grande giardino pensile di circa 7 mila metri quadrati che in fase di costruzione sul nuovo Policlinico di Milano

 

Sabato 18 Novembre medici, agronomi e progettisti si sono incontrati al convegno “Giardini terapeutici: dagli Horti Simplicium agli Healing Gardens”, promosso da Marco Giachetti, presidente protempore di ACOSI (Associazione Culturale Ospedali Storici Italiani) e presidente del Policlinico di Milano, per confrontarsi sull’importanza che il contatto con la natura può rivestire nel processo di guarigione.

I giardini dei semplici e quelli che oggi vengono chiamati “healing gardens” (giardini terapeutici) sono fin dal Medioevo una tradizione degli ospedali italiani. I primi erano creati per produrre le erbe officinali destinate alla cura dei malati, i secondi erano progettati e realizzati già con l’idea che la componente “verde” all’interno di una struttura ospedaliera potesse dare un beneficio morale e fisico utile alla guarigione dei pazienti.

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«Oggi», spiega il prof. Giulio Senes dell’Università degli Studi di Milano, «la definizione anglosassone “Healing gardens” meglio si presta a rappresentare un concetto un po’ più ampio di cura, legata anche al potere salutogenico del contatto con la natura».

Se un tempo la sanità puntava quasi solo sulla preparazione dei medici e sulle attrezzature migliori, ora appare sempre più evidente che anche l’ambiente in cui veniamo curati ha una grande incidenza sull’effetto della cura. L’approccio alla progettazione dei Giardini Terapeutici è Evidence Based Design, ovvero basato su prove di efficacia. Dieci sono i criteri: relazione con la natura, autonomia, possibilità di scelta, sicurezza, comfort, accessibilità, flessibilità, presenza di segnaletica, eterogeneità di spazi (tipologie e funzioni), atmosfera familiare. Tutti applicabili a diverse scale e tutti intelleggibili.

Giovanni La Varra, Studio Barreca & La Varra e Marco Giorgio, Stefano Boeri Architetti hanno raccontato il progetto del nuovo Policlinico di Milano: l’ospedale sarà caratterizzato da un grande giardino pensile di circa 7.000 mq in copertura che fungerà da pelle orizzontale. Il giardino è pensato come un percorso terapeutico dedicato alla comunità ospedaliera con giardini dedicati ai bambini, spazi per la musica, la lettura, la pet therapy e l’orticoltura, che potrà anche aprirsi ai cittadini. Un nuovo polmone verde nel centro di Milano che vedrà la luce alla fine del 2024.

 

 


 

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