Sanremo: sul palco dell’Ariston 100 bouquet della rinascita
I fioristi del Festival hanno scelto di realizzare composizioni solo con fiori tipici della Riviera per sostenere la floricoltura ligure che, secondo stime Cia, nel 2020 ha perso 212 milioni di Euro a causa della pandemia
Sarà un Festival di Sanremo diverso, inevitabilmente condizionato dal perdurare della pandemia e costretto a rinunciare a molti dei suoi cliché, come per esempio la passerella che attraversa il centro cittadino. Non rinuncia però ai bouquet per gli artisti che si esibiranno sul palco dell’Ariston né agli addobbi floreali in teatro e nella sala stampa.
I bouquet saranno 100, tutti realizzati esclusivamente con i fiori del territorio ligure: ranuncoli, anemoni, garofani, i tradizionali papaveri associati alla kermesse canora fin dai tempi di Nilla Pizzi, e infine l’elleboro, che sta conoscendo una stagione di grande successo grazie anche al fatto che è una pianta a basso impatto ambientale, difatti non richiede serre riscaldate né trattamenti fitosanitari e quindi risponde a pieno ai criteri di coltivazione sostenibile. Ciascun mazzo sarà abbinato al colore dell’abito di chi lo riceve, quest’anno però non potrà essere consegnato dai conduttori, ma sarà portato sul palco su un espositore mobile.
Ciascun mazzo sarà abbinato al colore dell’abito di chi lo riceve, quest’anno però non potrà essere consegnato dai conduttori, ma sarà portato sul palco su un espositore mobile.
Gli allestimenti, come da tradizione, sono stati creati dai fioristi vincitori del concorso che ogni anno mette in palio appunto la realizzazione dei bouquet. L’iniziativa rientra nel progetto del Mercato dei Fiori e del Comune di Sanremo per la promozione e la valorizzazione delle eccellenze del distretto florovivaistico locale.
Non è certamente una scelta casuale quella di ricorrere solo a fiori tipici della Riviera, ma documenta piuttosto l’auspicio di una veloce ripartenza di questo comparto particolarmente colpito dagli effetti della crisi sanitaria. Secondo stime della Cia Agricoltori Italiani, nella regione in cui si concentra il 31% della produzione nazionale si sono persi 212 milioni sui circa 420 annui; inoltre sarebbero 4 mila le aziende liguri del settore in forte crisi.
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