NOTE PERSONALI – Addio a Sergio Patrucco, costitutore e coltivatore di rose imperiese

Classe 1951, Patrucco è scomparso la notte fra il 23 e il 24 giugno 2024 presso l'ospedale del Principato di Monaco. I funerali si svolgeranno venerdì 28 giugno a Diano Marina

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Sergio Patrucco della Patrucco Rose di Diano San Pietro-Diano Castello (IM) è mancato la notte fra il 23 e il 24 giugno 2024 all'ospedale del Principato di Monaco a causa di un arresto cardiaco. I funerali saranno celebrati nella Chiesa Parrocchiale di Diano Marina (IM) venerdì 28 giugno alle 15:00.

 

LA VITA TRA LE ROSE

Classe 1951, figlio d’arte (il padre Luciano iniziò l’attività di accessione e selezione di portinnesti di rosa nel 1946), si specializza nel lavoro di selezione e ibridazione di nuove varietà. Oltre a seguire le linee tracciate dal padre, apre nuove strade. Molte delle sue costituzioni sono il risultato dell'intenso lavoro sulla 'Dallas', la celebre varietà dei breeder di rose tedeschi Kordes introdotta nel mondo della floricoltura proprio da Patrucco.

Nel vivaio, di cui è diventato titolare, Sergio moltiplica le sue creazioni e propone quelle di altri ibridatori europei, con i quali stabilisce contatti proficui, non soltanto commerciali. Fra i maggiori successi dell’azienda, i marchi Passion Rouge, Selezione Patrucco Vera Indica Mayor e KXF1, Evita, La rosa Patrucco Del Giubileo, Luciana e, soprattutto, 'I frutti Dell'Amore'. L'inventiva di Sergio è illimitata: mette a punto e brevetta, anche negli USA, un “Process for the multiplication of plant varieties and products obtained thereby”; fa lo stesso, anche in Danimarca, per “Packaging for pot plants”, sistema di confezionamento di piante in vaso.

 

UNA PERSONALITÀ UNICA

Appassionato motociclista, Sergio Patrucco era un vero e proprio visionario a cui gli abiti di costitutore e di propagatore stavano stretti. Alle sue grandi intuizioni si deve l'enorme popolarità raggiunta guardando oltre il fiore della rosa. "Prima faccio, poi parlo, dopo penso": questo il motto che lo guidava. Per i suoi meriti nella costituzione, selezione e coltivazione delle rose, nel 1998 venne nominato Cittadino Benemerito di Sanremo, un onore toccato a pochi altri personaggi di grandissimo prestigio. Fra gli altri riconoscimenti, ricordiamo il Premio Internazionale Garofano d'Argento nel 2004. Dopo che i figli Luciano e Sabrina avevano preso in mano le redini dell’azienda, dichiarò: «Ora, oltre ad amare le rose in un’altra dimensione, scrivo poesie per sfogare la mia appartenenza all’abbondanza dell’Universo».

L’ultima creazione di Sergio, la Rosa H.T. 'Arturo Croci' PatArt, è dedicata allo scrivente – amico fraterno, compagno di viaggio nella vita e non solo in floricoltura – mentre la sua ultima apparizione pubblica risale allo scorso ottobre, in occasione del battesimo della suddetta varietà a Orticolario.

Arturo Croci

 

La Direzione e la Redazione de Il Floricultore – unitamente ad Arturo Croci, a tutti gli amici lettori e ai colleghi floricoltori – porgono le più sentite condoglianze alla moglie Gabriella, ai figli Sabrina, Pamela e Luciano, ai nipoti e ai collaboratori della Patrucco Rose

 


 

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