Nuove frontiere del vertical farming: la geoponica rotativa di Futura Gaïa

La start-up francese sperimenta un nuovo sistema di coltivazione su cilindri rotanti che potrebbe dare una svolta al settore agroalimentare. E non solo

tb vertical farming geoponica rotativa Futura Gaia 02

 

Siamo a Tarascona, dipartimento delle Bocche del Rodano, Francia meridionale. Qui la start-up Futura Gaïa sta testando un nuovo sistema di vertical precision farming, cioè di agricoltura verticale di precisione in ambiente controllato. Lo scopo della sperimentazione, partita la scorsa estate, è arrivare a vendere la tecnologia a industrie agroalimentari, farmaceutiche, cosmetiche, alla distribuzione alimentare e alla ristorazione.

 

LE PARTICOLARITÀ

Rispetto agli impianti di vertical farming già in funzione in Europa, Italia compresa, a Tarascona le insalate, le erbe aromatiche e i piccoli frutti crescono non su ripiani sovrapposti ma dentro cilindri cavi illuminati all'interno e in rotazione costante. Inoltre, non si tratta di coltivazione idroponica né aeroponica, ma geoponica. Ecco perché Futura Gaïa sintetizza la propria attività con l'espressione géoponie rotative, geoponica rotativa.

 tb vertical farming geoponica rotativa Futura Gaia

 

I BENEFICI

Futura Gaïa offre i medesimi vantaggi delle “classiche” vertical farm: risparmio di suolo, di energia e di acqua; nessun uso di pesticidi/fungicidi/insetticidi chimici; produzione “destagionalizzata” e costante per qualità e quantità; riduzione dei costi di trasporto del prodotto finito, dato che gli impianti possono sorgere nelle immediate vicinanze delle città.

Grazie ai cilindri rotanti, però, l'uso dello spazio è massimizzato e si sfrutta la gravità per nutrire e irrigare le piante (in pratica, nutrienti e acqua gocciolano sulle radici man mano queste vengono portate in alto dai cilindri).

 

I SOSTENITORI

La géoponie rotative sta raccogliendo consensi fra molte aziende hi-tech, come dimostrano le collaborazioni siglate di recente con Phytocontrol, gruppo esperto in materia di sicurezza sanitaria delle acque e dei prodotti alimentari, e con AKKA Technologies, società di servizi di ingegneria e consulenza tecnologica.

Francesca Trabella

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 


 

 

Francesca Trabella

Giornalista da vent'anni, nel mondo del verde dalla nascita. Ho iniziato come ghost-writer per mio padre, il compianto paesaggista Emilio, per poi intraprendere la mia strada, che mi ha portato dagli studi di lingue alle rubriche di giardinaggio pratico e di psicologia per i periodici femminili, fino alle prestigiose pagine de Il Floricultore, per il quale mi metto in gioco in particolare su trend, marketing e personaggi

 

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