Una risposta in rima al ladro di fiori
È accaduto a Fiumicino (Roma), dove un cittadino ha affidato a un messaggio in romanesco l’invito a desistere: «Sti urtimi du’ fiori nun te li portà via»
Non si tratta di un caso isolato. Il furto di fiori sembra essere assai più diffuso di quanto non si possa pensare. Solo nell’ultimo mese le cronache locali hanno riferito di saccheggi nei giardini di Ozzero, in provincia di Milano, e Alatri, in Ciociaria. Per non parlare poi dei frequenti e incresciosi episodi che si verificano nei camposanti.
Insolita nel caso di Fiumicino è stata la reazione. Sfiancato dai ripetuti colpi messi a segno contro fiori e piante, un cittadino che si prende cura delle fioriere di alcuni palazzi ha affidato a un messaggio in rime romanesche l’invito a demordere.
«Me rubi una pianta a settimana», recita lo scritto del cittadino-giardiniere, «senza vergogna né pudore me rubi le piante a tutte le ore. Ste strofette nun so’ per il valore, ma perché l’ho piantati con amore. Ho tentato de rende Fiumicino na’ città più bella e tu l’hai resa bruttarella. Mo te chiedo pe’ cortesia, sti urtimi du’ fiori nun te li portà via».
Prevarrà il rispetto sull’inciviltà?
Michele Mauri