giardiniere gardener foglie autunno

 

Abilitazione alla manutenzione del verde:

 Lombardia pronta al dialogo ma ricorda

che l’UE si schiera per la volontarietà

 

Così si è espresso l'assessore all’Agricoltura, Gianni Fava, durante un convegno organizzato dall’Associazione Florovivaisti Bresciani 

 

A luglio, con l'approvazione definitiva del collegato agricolo è stata sancita per legge la professione del giardiniere. L’art. 12 dispone che l’attività di costruzione, sistemazione e manutenzione del verde, pubblico o privato affidata a terzi può essere esercitata:

a) dagli iscritti al Registro ufficiale dei produttori, di cui all’articolo 20, comma 1, lettere a) e c), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 214;

b) da imprese agricole, artigiane, industriali o in forma cooperativa, iscritte al registro delle imprese, che abbiano conseguito un attestato di idoneità che accerti il possesso di adeguate competenze.

«È la base giuridica nazionale per il riconoscimento della nostra professione», aveva commentato soddisfatta Nada Forbici, presidente di Assofloro Lombardia, «ora attendiamo la definizione a livello regionale».

A gettare acqua sul fuoco, però, ha provveduto l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, intervenendo al convegno organizzato dall’Associazione Florovivaisti Bresciani sul tema “Verde benessere, condizione imprescindibile per la nostra salute”, a Palazzo Loggia di Brescia. «La Regione è pronta ad ascoltare le esigenze dei floroviviaisti in termini di regolamentazione della certificazione per la manutenzione del verde, come previsto dal collegato agricolo», ha affermato, «ma dovete stare attenti a quanto prevede l’Unione europea, favorevole alle attestazioni volontarie».

Il Collegato agricolo sancisce appunto che gli operatori agricoli operino sulla scorta di un attestato di idoneità alla manutenzione del verde, ma demanda alle Regioni la regolamentazione di tale abilitazione. Ribadendo la disponibilità al dialogo, l’assessore Fava ha raccomandato che i principi ispiratori della certificazione siano l’efficacia, l’assenza dei vincoli burocratici e, se possibile, l’obbligatorietà del sistema di attestazione. «Non posso però non ricordare», ha aggiunto, «che l’Unione europea si schiera per la volontarietà, per questioni di libera concorrenza sul mercato. Per cui temo che il provvedimento governativo venga a scontrarsi con questioni concrete, denotando qualche debolezza».

 

       

banner speciale legge florovivaismo banner min

florpagine banner rullo 202404

banner campagna abbonamenti 202012

IlFloricultore 20240506 min

Abbonarsi a IL FLORICULTORE conviene

florpagine banner 2020 min