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L'installazione "Behind the scenes" all'RHS Chatsworth Flower Show 2017. Da sinistra: Julia Artico, artista specializzata in sculture di fieno, e le garden designer Barbara Negretti e Elisa Tomat (primo piano)

 

Creatività italiana nel tempio

inglese del garden design

 

L'installazione della comasca Barbara Negretti e delle friulane Elisa Tomat e Julia Artico ha conquistato i visitatori del "RHS Chatsworth Flower Show"

 

Una location leggendaria: il parco settecentesco firmato da Lancelot “Capability” Brown, nel Derbyshire. Un evento di sommo prestigio: la prima edizione del RHS Chatsworth Flower Show curata dalla Royal Horticultural Society. Otto paesaggisti in gara sul tema "Design Revolutionaries" e oltre cento espositori a presentare le migliori collezioni botaniche.

Sono questi alcuni dei numeri che raccontano la manifestazione andata in scena dal 7 all’11 giugno 2017 al parco di Chatsworth, 400 ettari di colline verdeggianti. In un’atmosfera dal sapore squisitamente british si sono segnalate tre professioniste italiane: due garden designer, Barbara Negretti ed Elisa Tomat, e un’artista specializzata in sculture di fieno, Julia Artico, che hanno realizzato un’opera intitolata “Behind the Scenes” incentrata sul dietro le quinte di un giardino. La loro proposta è stata l’unica selezionata dall’estero.

«Il nostro progetto era inserito nella categoria FreeForm», spiega Elisa Tomat «in cui, oltre ai tradizionali allestimenti che ricreano piccoli giardini, erano previste installazioni artistiche sul tema dei rivoluzionari del design. È una categoria nuova fuori concorso, nata per favorire la collaborazione tra garden designer e artisti dalle diverse forme espressive, esattamente come accade nel nostro team. Con questo progetto volevamo portare l’attenzione del pubblico su ciò che sta dietro le quinte rispetto alla fama del designer: anche di Chatsworth si menziona sempre il grande progettista Capability Brown, ma non i tanti sconosciuti giardinieri che hanno prestato il loro servizio nell’arco dei secoli».

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L’idea è stata quella di costruire due grandi mani di fieno intrecciato, alte circa 2,8 m ciascuna, che rappresentano il giardiniere nell’atto di piantare una quercia, specie simbolo della campagna inglese. Il fieno sembra poi prendere vita grazie alle piantine di fiori selvatici di prato, come margherite e ranuncoli, che fuoriescono dai polsi. «I fiori selvatici sono un richiamo alla tradizione agricola della tenuta di Chatsworth», continua Tomat, «ma anche alla conoscenza degli habitat semi-naturali, come i prati permanenti, che oggi è sempre più richiesta dalla tendenza emergente del giardinaggio "ecologico"».

Per sostenere i costi dell’allestimento Elisa, Barbara e Julia hanno lanciato una raccolta fondi on-line nei mesi precedenti l’evento, che ha permesso loro di raccogliere 2.600 Euro. Inoltre gli sponsor Togni Giardini, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e Vannucci Piante hanno sostenuto le tre ragazze con un generoso contributo.

L’impegno alla fine è stato ricompensato: non solo per gli apprezzamenti ricevuti durante l’esposizione, ma anche per il fatto che le due grandi mani di fieno intrecciato e la quercia resteranno in Inghilterra: le prime posizionate nel curatissimo orto di Chatsworth House e la seconda piantata nel parco, dove già crescono querce e faggi secolari.

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