Manutentore del verde,
standard professionale e formativo:
la Lombardia apre la strada
Pubblicato il Regolamento regionale approvato lo scorso 23 Aprile: un passo fondamentale per tutta la filiera del florovivaismo. Plaude Assofloro Lombardia
Il 2 maggio è stato pubblicato sul BURL n. 18 Serie Ordinaria di Regione Lombardia, il Decreto n. 5777 del 23 aprile 2018: "Regolamentazione regionale dello standard professionale e formativo del manutentore del verde".
«Dopo la firma dell’accordo in Conferenza Stato Regioni dello scorso 22 febbraio che ha sancito gli elementi minimi comuni per la formazione del giardiniere in tutte le Regioni italiane e nelle Province Autonome di Trento e di Bolzano, attendevamo questo passo. Tuttavia è con grande emozione e con orgoglio che vediamo pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Regolamento regionale che contiene lo standard formativo del giardiniere. Un provvedimento che darà finalmente il via, da parte degli enti di formazione accreditati, ai percorsi formativi indispensabili per l’avvio dell’attività di giardiniere», è questo il commento a caldo di Nada Forbici, presidente di Assofloro Lombardia.
Il lungo percorso per il riconoscimento della professione di giardiniere è iniziato nel 2013 proprio in Lombardia. Nel 2015 Assofloro Lombardia, unitamente alle organizzazioni sindacali, ha riunito Associazioni e Distretti florovivaistici di sei regioni italiane per condividere all’interno della filiera del verde i primi criteri. A luglio 2016 è arrivata la legge nazionale. Due anni più tardi il Coordinamento Nazionale della Filiera del Florovivaismo e del Paesaggio e le organizzazioni sindacali sono riuscite a fare approvare un documento più aderente alle necessità del settore rispetto a quello inizialmente decretato in Conferenza delle Regioni: ad esempio, portando la formazione di base a 180 ore e circoscrivendo alle aziende che operano all’interno del settore del verde l’applicazione dei requisiti per l’idoneità professionale, escludendo dunque altre tipologie di imprese.
Ora al Regolamento di Regione Lombardia seguiranno presto quelli delle altre Regioni, che avranno standard comuni per l’iter formativo, dalla Val d’Aosta alla Sicilia.
«Abbiamo già detto che siamo solo all’inizio», precisa Assofloro Lombardia, «requisiti e percorso formativo si possono migliorare, ma avere messo dei paletti per definire chi può esercitare la professione del giardiniere è un enorme passo in avanti. Un risultato storico, fondamentale per dare valore e rispetto al lavoro delle imprese, che giunge in un momento storico in cui la filiera del verde sta diventando sempre più strategica per i territori, le città, la salute, l’economia».
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