Plants Play Orchestra: le piante suonano dal vivo a Milano
Da Giugno a Settembre 2024, un ciclo di cinque concerti permette l’ascolto delle atmosfere sonore generate dai bioritmi dei vegetali
Piante e musica è un binomio vecchio come il mondo, nel senso che da sempre i vegetali forniscono le materie prime per confezionare gli strumenti: pensiamo per esempio alle zucche essiccate riempite di semi (percussioni primitive), all’Abete rosso e all’Acero (legni fondamentali per i violini), all’Ebano e al Palissandro (utilizzati per i clarinetti). Oggi, grazie alla tecnologia, questo legame si sviluppa ulteriormente, perché a comporre la musica sono le piante viventi(!).
Il sistema, ideato e realizzato in Italia, si chiama Plants Play ed è costituito da sensori collegati a un dispositivo portatile in legno di Larice. I sensori vanno posizionati sulle foglie, sui rami o sui fusti di alberi e piante: qui catturano le variazioni elettriche dei vegetali e le trasmettono al dispositivo. A sua volta, questo le invia tramite bluetooth a un'applicazione per smartphone, che converte il tutto in note musicali secondo dei parametri (timbro, accordatura, scala musicale, effetti) impostati dalla persona. Il risultato? Non melodie nel senso tradizionale del termine, ma sequenze di suoni sempre diverse e sicuramente suggestive.
Un’occasione per ascoltare dal vivo le “note verdi” è la serie di cinque concerti della Plants Play Orchestra, in programma da Giugno a Settembre 2024 a Milano presso ARIA Ex Macello. Direttore dell’orchestra sarà Edoardo Taori, musicologo, co-ideatore di Plants Play, performer e scrittore. Ospiti fissi i cantautori In Arte Roger e Rossana De Pace; con loro cinque special guest, ovvero: Andy Bluvertigo, 4 Giugno; Pietro Morello, 26 Giugno; Cristina Scabbia, 18 Luglio; Tormento, 29 Agosto; Saturnino, 26 Settembre.
Saranno appuntamenti all’insegna non solo della bellezza e della meraviglia, ma anche della solidarietà e della sostenibilità: ogni biglietto venduto, infatti, contribuirà a un progetto di riforestazione in Madagascar della start-up Green Future Project, con il duplice scopo di rigenerare un prezioso ecosistema e di migliorare le condizioni di vita delle comunità locali.