LO SCAFFALE DEL FLORICOLTORE
IL GIARDINO DI VIRGINIA WOOLF
La storia del giardino di Monk's House
di Caroline Zoob
L’ippocampo,
Milano 2015
192 pagine, 29,90 €
Fiori e letteratura. Virginia Woolf, una delle più grandi scrittrici inglesi di sempre, ebbe un grande giardino e, probabilmente, quella natura influenzò la sua narrativa. Era il bellissimo giardino di Monk’s House, nella sua casa nel Sussex ai piedi delle Downs, la cui storia è oggi raccontata in questo libro. La Woolf scriveva praticamente da là in mezzo, visto che i suoi romanzi, da Gita al faro a La signora Dalloway a Orlando, nacquerò in uno studio che stava proprio in fondo alla proprietà. Col marito, Leonard, apportò cambiamenti notevoli al giardino e molti altri mutamenti ci furono, fino alla morte di lui, nel 1969.
Del giardino di Virginia finora era stato scritto ben poco e nessuno lo aveva visto in fotografia. Il lavoro di Caroline Zoob, tradotto da L’Ippocampo, ha innanzitutto il grande merito di raccontarne l’evoluzione negli anni. E lo fa avendo vissuto per 10 anni a Monk’s House, come affittuaria del National Trust, l’ente che possiede e gestisce la proprietà dal 1980. Per questo tempo ha curato il giardino, aperto la casa al pubblico e mantenuto quotidianamente l’identità immutata del luogo. Il suo racconto è quindi di presa diretta e inframezzato dalle citazioni dei diari della scrittrice e del marito.