Alberi di Natale cresce la voglia dei "plastic free" +10%

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Secondo l'Associazione Florovivaisti Italiani è di 30 milioni di Euro il giro d’affari degli abeti in vendita nei vivai che non sono mai frutto di deforestazioni

 

La campagna plastic free investe anche il Natale. Le feste sono un momento straordinariamente ricco in termini di consumi, soprattutto di plastica, così da più parti giungono consigli per rendere più sostenibile l’evento tanto atteso. Florovivaisti Italiani (FI) si concentra in particolare sull’albero, che deve essere assolutamente naturale.

«È importante ricordare ai consumatori che gli abeti non vengono sradicati dalle foreste», sottolinea il presidente dell’Associazione Aldo Alberto, «bensì provengono da aziende vivaistiche dove sono coltivati appositamente per il mercato delle feste e vengono piantati di nuovo, dopo la vendita».

In Italia la produzione di abeti destinati alle festività si concentra soprattutto in Veneto e in Toscana. Si stima che il giro d’affari superi i 30 milioni di Euro.

Acquistare l’albero di Natale in un vivaio non solo sostiene lo sviluppo del mercato florovivaistico nazionale, ma genera numerosi effetti positivi sull’ambiente. Eppure molti italiani – 7 su 10 dei 12 milioni di alberi venduti – preferiscono ancora l’abete sintetico. Secondo FI si tratta di una scelta dannosa. 

Per produrre un albero di Natale sintetico medio (10 kg circa) occorrono 20 kg di petrolio e vengono rilasciati nell’atmosfera 23 kg di CO2. Come se non bastasse, l’80% di questi prodotti proviene dalla Cina, dunque sono esorbitanti i costi economici e ambientali per trasportarli fino da noi. Infine, si stima che serviranno due secoli per smaltirli.

L’invito è dunque quello di rivolgersi ai vivai vicini per acquistare un abete naturale e per ricevere tutti i consigli utili a soddisfare le proprie necessità e a garantire le cure necessarie. Dopo l’Epifania gli alberi potranno essere reimpiantati o compostati facilmente, completando così il ciclo naturale.

Circa il 70% degli italiani spende in media tra i 20 e i 40 Euro per l’acquisto di alberi “corti”, adatti agli spazi ridotti delle abitazioni contemporanee. Solo il 5% si permette il lusso di acquistare un abete di oltre due metri d’altezza con una spesa che si aggira attorno ai 100 Euro.

 

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