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Il fiuto dei cani scova le fitopatologie

 

I migliori amici dell’uomo, a quanto pare, lo sono anche delle piante. Secondo un recente studio condotto dall’Università Internazionale della Florida, i cani sarebbero in grado di avvertire la presenza di fitopatologie prima che negli esemplari infetti si manifestino segni visibili.

In particolare, la ricerca ha riguardato una delle più comuni malattie che colpiscono la famiglia delle Lauraceae, la cosiddetta “Laurel Wilt Disease”, che solo negli Usa ha portato alla morte più di 300 milioni di allori e devastato piantagioni di avocado, la seconda coltura più importante in Florida dopo gli agrumi. La patologia, provocata dal fungo Raffaellea lauricola, il cui vettore è un coleottero dell’ambrosia di origine asiatica (Xyleborus glabratus), risulta particolarmente minacciosa proprio per questi alberi da frutto, coltivati su larga scala anche in Messico, California, Spagna e Israele. Una volta che i suoi sintomi sono visibili, non è più possibile intervenire. I cani, invece, riuscendo a “diagnosticarla” precocemente, consentono di circoscrivere l’infezione in modo tempestivo. (M.M.)

 

[Tratto da Il Floricultore, Settembre 2018]

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

       

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