La crisi si abbatte sui vivai
lombardi: dal 2014 persi 490 ettari
«Via Imu e Irap per il rilancio delle imprese» è la ricetta proposta da Coldiretti
Venerdì 9 settembre a Palazzo della Loggia, Brescia, l’Associazione Florovivaisti Bresciani ha promosso un summit dell’intera filiera per rilanciare l’azione a sostegno della defiscalizzazione del verde privato.
Un provvedimento che si rivela sempre più necessario, anche alla luce dei dati forniti per l’occasione dalla Coldiretti regionale: negli ultimi due anni la Lombardia ha perso l’11% dei suoi terreni a vivaio con un taglio di 490 ettari delle superfici.
«È un altro segnale della crisi che sta colpendo il settore florovivaistico che nell’ultimo decennio ha visto dimezzarsi il fatturato delle imprese», ha spiegato Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia. «Bisogna azzerare Imu e Irap per ridare slancio alle aziende e all’occupazione».
La filiera del florovivaismo lombardo è composta da circa 5 mila imprese attive sia nella coltivazione sia nella manutenzione e gestione del verde, che danno lavoro – stima la Coldiretti – a oltre 14 mila persone. La crisi però ha provocato una forte riduzione dei vivai. Queste le province che hanno subito i tagli maggiori: Cremona (-16,3%), Mantova (-15,1%), Monza e Brianza (-14%) e Milano (-12,6%). Solo la provincia di Sondrio è rimasta stabile.
