Serre, nuove regole
aiutano i coltivatori lombardi
Obiettivi: ridurre la burocrazia e semplificare la vita delle aziende agricole
La Giunta regionale della Lombardia ha da poco approvato le nuove procedure autorizzative delle serre, che finora erano state lasciate alla discrezione di ogni singolo Comune. In estrema sintesi, se non ci sono opere murarie fuori terra, l’autorizzazione all’installazione deve essere rilasciata senza permesso di costruire, poiché si tratta di interventi di edilizia libera.
La norma distingue tra serre stagionali, che vengono rimosse al termine del ciclo produttivo, almeno una volta all’anno per minimo tre mesi, e serre temporanee, con una durata non superiore ai cinque anni, al termine dei quali le strutture devono essere completamente scoperte per un periodo almeno pari a un ciclo produttivo. In ogni caso i tunnel privi di opere in cemento ora non avranno più bisogno di seguire iter burocratici macchinosi.
«Un provvedimento voluto per semplificare la vita alle tante aziende agricole lombarde», ha affermato l’assessore regionale al Territorio, Viviana Beccalossi, presentando i contenuti della delibera approvata su sua proposta. «Meno burocrazia e soprattutto regole uguali in tutti i Comuni per aumentare ancora di più la competitività di un settore che vede la Lombardia detenere il 70% della produzione italiana, grazie a oltre 1000 serre mobili».