NOTE PERSONALI - Omaggio a Giannino Robiglio, grande fautore di Euroflora

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Noto floricoltore e figura di primo piano nel panorama associativo e amministrativo genovese e ligure. I funerali si svolgeranno sabato 11 luglio alle ore 10:00 presso la Parrocchia Santa Maria Immacolata e San Marziano a Genova-Pegli (piazza S.M. Immacolata, 1)

 

Giannino (Giovanni) Robiglio ci ha lasciati martedì 7 luglio. Era nato ad Alessandria nel 1937. Dopo il diploma di ragioniere e perito commerciale, era diventato titolare dell’Azienda Agricola Pegliese, fondata nel 1955. Produttrice di fiori recisi, orchidee e piante ornamentali da interno, con commercializzazione all’ingrosso e punto vendita al minuto, l’impresa nel corso degli anni si era specializzata soprattutto nel giardinaggio e nelle opere a verde.

Robiglio è stato una figura di primo piano nel panorama associativo e amministrativo genovese e ligure: tra gli incarichi ricoperti si ricordano quelli di presidente di Confagricoltura di Genova, vicepresidente della Fiera di Genova, membro del Consiglio di amministrazione della Cassa di Risparmio di Genova, presidente del Comitato Organizzatore di Euroflora, rappresentante degli agricoltori nella Giunta di Camera di Commercio, membro del Comitato direttivo di Assoverde e rappresentante di Euroflora in AIPH. Ovviamente a Genova, in Italia e nel mondo, era conosciuto soprattutto per essere stato uno dei promotori più accesi e attivi di Euroflora.

Nel corso della sua vita gli sono stati conferiti tanti riconoscimenti, i più significativi sono l’onorificenza del Comune di Genova per i servigi alla città e il Garofano d’Argento per aver portato definitivamente Euroflora nel mondo con Euroameriflora 1991.

 

Lasciamo ora lo spazio ad Arturo Croci, presidente delle giurie internazionali di Euroflora, che ci ha fatto pervenire un pensiero personale per commemorare la figura di Giannino Robiglio, non prima però di aver formulato le più sentite condoglianze, nella tristissima circostanza, in particolare alla moglie e alla figlia e a tutti i familiari e collaboratori.

Ester Nunziata

 

Conoscevo Giannino da quasi 50 anni e ho parlato l’ultima volta con lui lo scorso 4 giugno, il giorno dopo la presentazione di Euroflora 2021. Mi aveva assicurato di stare bene, compatibilmente con gli acciacchi legati all’età. Era contento che lo Studio Lavarello stesse progettando la prossima edizione della storica manifestazione floreale, ma, come suo solito, aveva di che dire su molte cose relative a Genova.

Le discussioni tra di noi sono sempre state molto vivaci, a volte ai limiti dello scontro. La visione che avevamo di Euroflora spesso non era la stessa, ma la nostra passione e l’amore per la floricoltura e il giardinaggio, sì. Per questa ragione, alla fine trovavamo sempre un accordo ed è così che anche insieme a lui ho vissuto tutte le edizioni della mostra. L’unica che non ho visitato è stata quella del 2006, nonostante avessi collaborato per mesi alla sua realizzazione. Ero ricoverato, dopo il mese di coma trascorso a Bergamo, presso l’Ospedale di Bellano. Il giorno dell’inaugurazione, al mattino presto Giannino mi telefonò per dirmi: «Questa edizione di Euroflora io la dedico a te e a Antonella Matacera».

Spero che il sindaco di Genova, Marco Bucci, e il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, vogliano dedicare Euroflora 2021 a Giannino Robiglio. Fra le varie cose, questo è quello che ho detto nella conferenza di presentazione dello scorso 4 giugno: «Vorrei ricordare alcune delle persone che hanno reso grande Euroflora: Carlo Pastorino, Silvana Donvito, Giuseppino Roberto, Antonella Matacera, Luigi Viacava, Cesare Serafino e infine Giannino Robiglio».

Grazie Giannino, grazie da tutti noi… sempre viva la vita, soprattutto adesso.

Arturo Croci

 


       

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