Germania, lockdown: serve un patto tra produttori e rivenditori di articoli per il gardening
Le associazioni IVG e HHG si appellano ai commercianti affinché garantiscano l’accettazione delle merci anche durante il blocco. Solo così si può salvare la stagione del giardinaggio che è alle porte
La pandemia ha sconvolto dinamiche ed equilibri di ogni genere. Accade così che in Germania, paese stretto nella morsa di un rigido lockdown almeno fino alla fine di gennaio, i produttori di articoli per il gardening si appellino al mondo del commercio per non bloccare le merci.
Due associazioni, la Manufacturers Association Home & Garden (HHG) e la Garden Industry Association (IVG), si sono rivolte ai rivenditori – centri fai da te e garden center in testa, a loro volta chiusi – affinché continuino ad accettare le merci già prodotte e avviate alla consegna.
«Il benessere delle persone, dei nostri dipendenti e dei clienti ha la priorità su tutte le preoccupazioni economiche», chiarisce Ralf Rahmede, amministratore delegato di HHG. «Tuttavia, dobbiamo guardare avanti. Se il commercio, a causa della situazione attuale, si rifiuta di acquistare le quantità pianificate, le aziende produttrici sono costrette ad affrontare gravi problemi di stoccaggio e la produzione deve essere sospesa».
Ciò rischierebbe di ripercuotersi anche sulle prossime settimane, quando la stagione del giardinaggio entrerà nel vivo. In altre parole, se il processo s’interrompe ora non sarà possibile porvi riparo più avanti. Ecco perché s’invoca una solidarietà di filiera adesso, prima che sia troppo tardi.
Michele Mauri
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