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Le piante che vengono impiegate per la realizzazione di tetti e pareti verdi sono in grado di mantenere la temperatura superficiale vicina a quella dell’aria esterna, al contrario dei “materiali caldi”, come asfalto e cemento, che nei mesi estivi possono raggiungere temperature molto elevate, perfino superiori ai 50 °C

 

Milano sfida i cambiamenti climatici:

arrivano i contributi per tetti e pareti verdi

 

Più natura e meno cemento nella città di domani. «L’attenzione intorno al nostro settore», afferma Nada Forbici, presidente di Assofloro, «si alza ulteriormente perché viene riconosciuto il ruolo fondamentale delle piante per aumentare la resilienza delle città»

 

Ascoltando Greta Thunberg, qualche vecchio ecologista ha commentato che in fondo dice le stesse cose che il movimento sosteneva decenni fa. Può essere, la differenza sostanziale è che la giovane attivista svedese sa farsi intendere da tutti.

La parabola ambientalista è giunta a un bivio: o riesce a divenire pratica comune o cederà il passo a scelte dissennate e disastrose per le sorti dell’umanità.

Dunque si ha sempre più bisogno di fatti, di azioni concrete, di adesioni. E naturalmente di investimenti, perché per convertire le politiche e le economie verso modelli sostenibili servono quattrini.

Lo scorso agosto, il Comune di Milano ha rinnovato e ulteriormente semplificate il Bando "Be 2018" per l’efficientamento energetico che va proprio in questa direzione. Con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria cittadina, il contributo economico per chi passa da un impianto di riscaldamento alimentato da carbone fossile a sistemi di teleriscaldamento, pompe di calore o pannelli solari, raddoppia rispetto a quello dell’anno precedente. L’autentica novità, però, riguarda il contributo specifico per la realizzazione di infrastrutture verdi e soluzioni naturalistiche innovative, quali tetti e pareti verdi.

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Secondo Enea, i tetti verdi contribuiscono in modo significativo a ridurre i consumi di energia per la climatizzazione degli edifici, aumentando l’isolamento del lastrico solare anche del 42%. Inoltre riescono ad assorbire fino al 50% di acqua piovana, regolando il deflusso nel sistema idrico urbano.

 

La scelta dell’Amministrazione meneghina si ricollega al progetto europeo “Horizon 2020 Clever cities”, che ha come capofila Amburgo, affiancata da Milano e Londra in qualità di città “front-runner”. L’iniziativa mira a diffondere soluzioni progettuali innovative, mutuate e supportate dalla “natura”, le cosiddette Nature Based Solutions, con lo scopo di rendere sostenibili le città dal punto di vista economico e ambientale.

«Le Nature Based Solutions», spiega Nada Forbici, presidente di Assofloro, che è partner di Clever Cities, «affrontano le sfide urbane e sociali con soluzioni progettuali che si affidano alla natura: tetti e pareti verdi, boschi urbani, agricoltura e orticoltura urbana. Un cambio di paradigma che sta interessando in modo trasversale settori produttivi ed economici. Il verde, troppo a lungo considerato un fattore puramente ornamentale, ora è sempre di più considerato strategico per fronteggiare situazioni complesse come l’adattamento al cambiamento climatico e la sicurezza alimentare».

«Un’altra importante novità», aggiunge Forbici, «riguarda l’agevolazione per la depavimentazione di aree esterne private, come i cortili, in modo di aumentare le superfici drenanti. È la prima volta che si incentiva questo tipo di attività. Potrebbe essere l’inizio di una campagna di “desealing”, cioè di desigillazione di aree già impermeabilizzate del suolo per creare spazi verdi al posto di asfalto e cemento, con benefici sul microclima e, soprattutto, sul potenziale di infiltrazione di acqua del terreno, riducendo i rischi legati alle “bombe d’acqua” causate dai cambiamenti climatici».

«I contributi approvati rappresentano un’importante opportunità per tanti condomìni che, ricordiamo, per questo tipo di interventi possono usufruire anche del bonus verde», dichiara l’Assessore all’Urbanistica e Verde Pierfrancesco Maran. «Oggi a Milano abbiamo già un milione di metri quadri di tetti verdi e gli studi dicono che, senza grandi lavori, se ne potrebbero aggiungere 12 milioni. Anche nel piano Milano 2030 stiamo affinando alcuni strumenti che accelereranno questo risultato». Gli obiettivi che l’Amministrazione di Milano intende raggiungere, anche attraverso la concessione di contributi ai privati, sono importanti: abbattere del 45% le concentrazioni di Pm 10 e NOx, ridurre in modo significativo le emissioni di CO2 entro il 2030 e avvicinarsi all’azzeramento entro il 2050, attraverso la progressiva eliminazione dei combustibili fossili.

coperture verdi milano palazzo beltrade foto copyright Ambiente Italia min

Palazzo Beltrade, Milano

coperture verdi milano cafè trussardi foto copyright Ambiente Italia min

Caffè Trussardi, Milano

 

LE NOVITÀ DEL BANDO BE2

Rispetto al precedente bando Be2 2018 si dà la possibilità a ogni edificio di presentare una singola modifica o più modifiche combinate fra loro relativamente a quattro aree di intervento:

A) l’involucro dell’edificio esistente o parti di esso (installazione di pannelli solari, fotovoltaici o building automation di impianti termici ed elettrici);

B) interventi sull’impianto termico esistente (sostituzione di generatori di calore alimentati a gasolio con gas naturale o allacciamenti alla rete di teleriscaldamento, sostituzione di generatori a combustibile fossile con pompe di calore o impianti geotermici o pannelli solari);

C) la realizzazione di tetti e o pareti verdi per aree condominiali o edifici adibiti a uffici, purché sia garantito l’accesso al personale impiegato, ed edifici commerciali purché sia garantito l’accesso al pubblico;

D) la depavimentazione di aree esterne private, come i cortili, libere da costruzioni, anche connesse a interventi di manutenzione, risanamento, ristrutturazione o restauro senza demolizione e ricostruzione.

 

Il bando avrà durata fino a esaurimento delle disponibilità economiche messe a disposizione dall’amministrazione a eccezione degli interventi di sostituzione di caldaie a gasolio che devono essere presentati entro il 31 dicembre 2020. Il bando è finanziato con oltre 24 milioni di Euro.

Il contributo viene così suddiviso: 40% per interventi del tipo A; 53% per interventi del tipo B; 5% e 2% per interventi rispettivamente del tipo C e D ma i contributi possono sommarsi in caso di interventi combinati fra loro. Si aggiungono inoltre, a favore della progettazione dei tetti verdi ulteriori 70 mila euro (fino a un massimo di 7 mila euro per ciascun intervento) garantito dalle risorse di Clever Cities.

 

COME ACCEDERE AI CONTRIBUTI

Per accedere ai fondi di Clever Cities è necessario avviare un percorso di co-progettazione che coinvolga i proprietari, i Municipi e i diversi fruitori nelle fasi di definizione progettuale, realizzazione, manutenzione, gestione e fruizione. I beneficiari dovranno inoltre effettuare un monitoraggio dei benefici ambientali dell’intervento e utilizzare specie vegetali che abbiano capacità di catturare inquinanti atmosferici e che garantiscano biodiversità e valore ecologico. I tetti dovranno essere fruibili da parte degli utenti dell’edificio e avere sistemi di accumulo dell’acqua piovana.

L’Amministrazione potrà costruire, a seguito di idoneo avviso pubblico, un elenco di progettisti con adeguato know-how che possano affiancare, sotto il supporto dei partner Clever, i soggetti e gli operatori interessati alla realizzazione di coperture verdi.

 

PER SAPERNE DI+

https://milanoclever.net 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 


 

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