Xylella, AIPH striglia il governatore Emiliano
«Se non si applicano le misure d’emergenza – scrive l’associazione mondiale in una lettera inviata al presidente della Regione Puglia – il batterio killer porterà il florovivaismo italiano a un completo fallimento»
AIPH - International Association of horticultural Producers, l’Associazione mondiale che raccoglie operatori del florovivaismo di cinque continenti, tra cui il socio italiano ANVE – Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori, ha preso carta e penna per scrivere al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
Sono toni chiari quanto duri quelli usati da Tim Briercliffe, Segretario Generale di AIPH. «I nostri produttori in Europa così come in altri Paesi», si legge nella nota, «sono allarmati per l’incomprensibile inadeguatezza delle misure adottate dal Servizio fitosanitario regionale che comporta una totale sfiducia in tutto il sistema di controllo».
Secondo l’associazione, i professionisti in via precauzionale ormai preferiscono non acquistare materiale dall’Italia. Ad allarmare sono gli antagonismi mostrati in questi anni nei confronti delle misure di emergenza individuate per controllare la diffusione di Xylella fastidiosa, compresa l’eradicazione delle piante infette.
AIPH sollecita una rapida inversione di rotta e si dichiara a completa disposizione per ogni forma di collaborazione, ma non esita a dichiarare che «se la situazione persisterà, porterà il florovivaismo italiano a un completo fallimento imprenditoriale con conseguenze sul mercato internazionale».