Agricoltura: in arrivo contributi a fondo perduto e 450 milioni di Euro col decreto Sostegni

Oltre ai ristori, le aziende potranno beneficiare dell’esonero contributivo previdenziale per il mese di Gennaio 2021, per cui sono stati stanziati 301 milioni di Euro, e di ulteriori 150 milioni del Fondo Filiere

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Il cosiddetto “decreto Sostegni” approvato la scorsa settimana dal governo Draghi vale 32 miliardi di Euro. Oltre 11 di questi andranno alle imprese e agli autonomi che hanno sofferto la crisi innescata dalla pandemia. «È una risposta parziale, ma il massimo che potevamo fare», ha commentato il premier.

La condizione per ricevere il contributo a fondo perduto è che l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2020 sia inferiore almeno al 30% rispetto al 2019. I ristori saranno modulati a seconda delle dimensioni delle aziende coinvolte: vanno dal 60% della differenza tra i fatturati e corrispettivi medio mensili 2019/2020 per i soggetti con ricavi o compensi sino a 100mila euro fino al 20% per chi raggiungeva i 10 milioni di Euro. In ogni caso, il contributo non potrà essere superiore a 150 mila Euro e sarà comunque riconosciuto un minimo di 1.000 Euro per le persone fisiche e di 2.000 Euro per gli altri soggetti.

I pagamenti cominceranno il prossimo 8 Aprile e interesseranno chi avrà fatto domanda all’Agenzia delle Entrate attraverso una nuova piattaforma.

coronavirus dl sostegni agricoltura foto copyright Il Floricultore Agrital Editrice quadrata minAi contributi a fondo perduto si somma l’esonero contributivo previdenziale e assistenziale per il mese di Gennaio 2021, per cui è previsto uno stanziamento pari a 301 milioni di Euro. La misura, che era stata già usata col “Dl Ristori” del Governo Conte-bis è riservata alle imprese di “coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, caccia e servizi connessi; silvicoltura e utilizzo di aree forestali; pesca e acquacoltura; produzione di vini, vini speciali e birra; commercio all’ingrosso di sementi e alimenti per il bestiame (mangimi), piante officinali, semi oleosi, patate da semina; commercio all’ingrosso, al dettaglio e ambulante di fiori, piante, bulbi, semi e fertilizzanti; attività di alloggio e ristorazione connesse alle aziende agricole; cura e manutenzione del paesaggio inclusi parchi, giardini e aiuole; servizi di gestione di pubblici mercati e pese pubbliche”.

Sempre grazie al “decreto Sostegni” le filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura beneficeranno di un incremento da 150 a 300 milioni di Euro per il 2021 del Fondo istituito dalla legge di Bilancio. I criteri e le modalità di attuazione del Fondo saranno definiti da uno o più provvedimenti del Ministero per le politiche agricole e forestali, d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni.

«Il Parlamento è pronto a fare la sua parte per meglio indirizzare la spesa dei 300 milioni di euro del Fondo Filiere», ha dichiarato l’ex Sottosegretario al Mipaaf Giuseppe L’Abbate, ora componente M5S in Commissione Agricoltura alla Camera. «Queste risorse, aggiunte al PNRR e al Piano Strategico della nuova PAC, possono permetterci di far fare alla nostra agricoltura il salto di qualità tanto atteso da tempo».

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