Con l'operazione Predator i Carabinieri fermano furti nelle aziende florovivaistiche in provincia di Messina
Quattro le misure di custodia cautelare eseguite dall'Arma tra Barcellona Pozzo di Gotto e Mazzarrà Sant’Andrea. Ricostruiti nel dettaglio cinque episodi di furto per un danno complessivo di oltre 30.000 Euro
Nelle prime ore del 15 Giugno, in territorio messinese i Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto hanno dato esecuzione ad una ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di quattro persone gravemente indiziate dei reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti all’interno di aziende vivaistiche.
Questi i nomi degli indagati, tutti di Mazzarà Sant'Andrea, il primo condotto in carcere e gli altri agli arresti domiciliari: Roberto Martorana, 50 anni; Antonino Martorana, 28 anni; Marco Chiavi, 26 anni; Christian Pietrafitta, 28 anni.
L'attività di indagine, denominata “Predator”, è partita lo scorso Aprile da una serie di denunce presentate da vivaisti della zona di Mazzarrà Sant’Andrea, nota come la "città dei vivai", in relazione ai furti di piante subìti all’interno delle rispettive aziende.
I quattro indagati, una volta individuato l’obiettivo da colpire, approfittavano delle ore notturne per introdursi nei vivai ed asportare le piante. Sono stati ricostruiti nel dettaglio cinque episodi di furto per un danno complessivo di oltre 30.000 Euro.
Nel corso delle indagini sono stati effettuati importanti riscontri, culminati nel sequestro del vivaio di proprietà di Roberto Martorana, dove i Carabinieri hanno rinvenuto numerose piante rubate e altre irregolarità.
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