Milano: i Giardini Pubblici Indro Montanelli si raccontano
Grazie a 14 nuove mappe realizzate da Orticola di Lombardia e poste agli ingressi dell’area verde di via Palestro, residenti e turisti possono scoprire o riscoprire le tante bellezze qui custodite
I Giardini Pubblici di via Palestro, dal 2002 intitolati al giornalista Indro Montanelli, sono un luogo molto amato dai milanesi e anche dai tanti turisti che, dopo avere girovagato nel vicino quadrilatero della moda, qui possono apprezzare un volto diverso della città.
Ci sono bellissimi alberi, alcuni monumentali come i platani che allignano qua e là o la Noce del Caucaso alta oltre 20 metri, altri curiosi come l’Arancio degli Osage, (Maclura pomifera), una pianta originaria del nord America dagli originali frutti sferici e rugosi, o il Cipresso calvo (Taxodium distichum), una conifera spogliante che svetta ai bordi del laghetto.
E ci sono anche edifici storici che ospitano alcune delle più prestigiose istituzioni culturali cittadine, quali il Museo Civico di Storia Naturale, realizzato in stile eclettico negli anni Ottanta dell’Ottocento, e il Planetario Ulrico Hoepli, progettato dal celebre architetto Piero Portaluppi, oltre a numerose sculture che abbelliscono i viali dei giardini.
Dallo scorso 21 novembre, grazie a 14 nuove mappe poste agli ingressi dei Giardini Pubblici, realizzate in accordo con il Comune di Milano da Orticola di Lombardia con i proventi della Mostra Orticola di maggio, i visitatori possono raccogliere informazioni e curiosità sul prezioso patrimonio botanico e culturale presente. Baste inquadrare con un tablet o uno smartphone i QRCode presenti sui cartelli per farsi raccontare le tante storie che si intrecciano ai Giardini Pubblici.