Brasile: supermercati,
canale d’elezione per il verde
L’export? Ai floricoltori brasiliani non interessa. E perché dovrebbe, considerato da un lato l’eccesso di burocrazia che complica anche le spedizioni nei Paesi più vicini e, dall’altro, un mercato domestico con 200 milioni di consumatori e 700 catene di supermercati? Proprio la grande distribuzione negli ultimi tempi ha attirato i coltivatori, che grazie a questo canale hanno superato più o meno indenni la crisi consumatasi fra il 2013 e il 2015, raggiungendo nuovi clienti con la complicità delle frequenti promozioni e rendendo accessibile a tutti l’acquisto di piante e fiori grazie ai prezzi contenuti.
Anche sulle grandi superfici, però, sono ancora ampi i margini di miglioramento: nell’organizzazione, nella logistica e nell’esposizione di piante e fiori, da disporre possibilmente su più livelli e con la supervisione di un responsabile, al momento non sempre presente.
Senza dimenticare, però, che se i supermercati sono appetibili per i produttori e ne mantengono alte le vendite, ma restano una delle cause della crisi che in Brasile ha messo in ginocchio fioristi e negozi indipendenti.
Mariangela Molinari
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