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San Valentino 2011: è il fiore il regalo più gettonato

 

Il 14 febbraio saranno circa 23 milioni gli omaggi floreali, soprattutto rose, per una spesa totale di quasi 100 milioni di Euro. Vanno bene anche cioccolata e dolciumi, meno vestiti e gioielli

 

Gli italiani restano un popolo di “romanticoni”. Lo dimostra il successo di San Valentino, che anche quest’anno si conferma un “must” per gli innamorati. Tanto che quasi il 70 per cento delle coppie dichiara di festeggiarlo: i regali più gettonati restano i fiori, soprattutto tra gli over 50, seguiti da cioccolatini e dolci vari, capi di abbigliamento e gioielleria. Lo afferma la CIA-Confederazione Italiana Agricoltori.

Quasi due italiani su cinque (39%) faranno un omaggio floreale, complici anche i prezzi stabili. Vanno bene anche i cioccolatini (28%), meno i gioielli (19%) e i vestiti (14%).

In particolare, per quanto riguarda i fiori quelli donati saranno in totale circa 23 milioni, soprattutto rose (oltre 14 milioni di esemplari, più del 60 per cento del totale delle vendite floreali), ma anche tulipani, gerbere, viole, lilium, per una spesa al consumo che si avvicina ai 100 milioni di Euro.

Per l’acquisto, ci si rivolgerà principalmente al fioraio sotto casa (75 per cento), mentre il restante 25 per cento comprerà i fiori ai mercati rionali o ai banchetti allestiti, per l’occasione, da ambulant

La spesa media per l’omaggio floreale varia da 7 a 15 Euro. Va molto il fiore reciso singolo (88%), meno le composizioni (35%) e i cesti floreali (4%), anche per colpa delle cifre elevate che in questi casi possono arrivare anche a 50-60 Euro.

La CIA ricorda, infine, che sono oltre 20 mila le aziende che operano nel settore florovivaistico italiano. Occupano più di 100 mila lavoratori e hanno una produzione annua che supera i 3 miliardi di euro. Nella classifica europea siamo secondi solo all’Olanda. Tutto questo anche se, negli ultimi anni, si è registrata una flessione di mercato che, in alcuni periodi, ha toccato preoccupanti picchi negativi, a causa delle pesanti difficoltà soprattutto in termini di costi produttivi, oggi resi ancora più pesanti dall’irrisolta vicenda del “bonus gasolio” per le serre. Dove si concentra la maggiore produzione floricola.

       

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