Luce: le radici delle piante
la "avvertono" anche al buio
Dai germogli, attraverso lo stelo, viene spinta nelle oscure profondità del terreno
La luce non incide solo sullo sviluppo di steli, foglie e fiori, ma anche dell’apparato radicale sotterraneo. Lo ha scoperto un gruppo di ricercatori della Seoul National University (Corea del Sud) e del Max Planck Institute for Chemical Ecology di Jena (Germania), il cui studio è stato pubblicato lo scorso 1° novembre sulla rivista "Science Signaling".
È noto da tempo che anche le radici possiedono fotorecettori simili a quelli coinvolti nella regolazione della crescita di steli, foglie e fiori, ma non era chiaro come essi riuscissero a percepire la luce nelle oscure profondità del terreno.
I ricercatori hanno impiegato Arabidopsis thaliana, una piccola pianta fiorita della famiglia della senape, come modello per studiare questo fenomeno. I ricercatori hanno scoperto che gli steli delle piante si comportano come un cavo in fibra ottica, che incanala la luce verso i recettori presenti nelle radici, noti come fitocromi. Questo meccanismo innesca la produzione di una proteina chiamata HY5, che promuove la crescita di radici sane.